Translations - Italian - Mystery of Labyrinth

Dea, Riti e Misteri della Dea

Liturgia della Fellowship of Isis di Olivia Robertson

Mistero del Labirinto

Rituale no. 12

ORACOLO DELLA DEA ARIANNA

Invocazione: Saggia Arianna del mare profondo, pi・di ogni altra feconda d’orzo, tu la cui corona stellata di Teti brilla nei cieli, donaci la tua guida. Abile tessitrice del filo luminoso della vita, che mantieni tutte le sfere in modellata bellezza, ispiraci con la tua saggezza. Tu che sei al di sopra del Labirinto della mente, aiutaci nel nostro pensiero. Poich・tu, figlia della verit・sei sposa dell’ardente Dioniso della vite feconda, e cos・dalla Verit・e dall'Amore conduci tutte le creature all'armonia.

Oracolo della Dea Arianna

attraverso la sua sacerdotessa

Quando siete giovani, cercate ci・che vi ・simile. E rifiutate il diverso, e lo chiamate vostro nemico. Ma quando giungete alla maturit・ voi cercate il non-io, perch・in questo vi completate. E cos・attraverso la riconciliazione con il nemico giunge la creazione. Poich・chi ・votato ad una Verit・spirituale pi・alta ha bisogno del caldo splendore dell'Amante, per timore che essa si congeli come una vergine di ghiaccio. E l'Amante, demoniaco nelle sue passioni, cerca la Vergine di Ghiaccio che placher・il suo ardore. E tra questi due si realizza l'armonia delle sfere.

Quando vi trovate davanti l'ingresso alla vita ricevete il mio filo luminoso. Ma appena penetrate pi・a fondo e ancora pi・in profondit・nel Labirinto di tempo e spazio, il filo diventa pi・sottile, pi・spettrale. Perch・quando ricordate il mio filo, esso si rafforza; e quando lo dimenticate si indebolisce. Mentre vi spostate attraverso gli anni lasciate dietro di voi un percorso a spirale del filo, che vi porta la memoria del vostro vero essere. Tuttavia guardate in avanti e non vedete luce: la luce ・dietro di voi.

Quando raggiungete il punto pi・oscuro del Labirinto, e affrontate ci・che pi・temete, potreste far cadere il filo. Ma non temete. Io sono sempre con voi anche se non mi vedete. Io sono la Coscienza, e mia madre ・la Natura e mio Padre ・la Filosofia. Invocatemi ed io vi aiuter・ in questa maniera siete salvati dalla mia grazia, e non dalla vostra propria volont・ E cos・deve essere. Infatti chi vorrebbe essere salvato attraverso l'io diviso, anzich・essere aiutato dall’Amata Immortale.

Cos・ ritornate a percorrere le numerose spire del Labirinto, ma ora guardate il filo ed esso scintilla davanti a voi come il mio Serpente d’Argento. E quando  raggiungete l'ingresso dell'Ascia Bipenne, vi librate sopra il Labirinto e guardate in basso. E adesso vi ・possibile capire il significato dello schema, e godere della sua bellezza. E aiutate altri che hanno perso la loro strada come ・capitato anche a voi e guidateli al loro traguardo.

Mistero del Labirinto

Sull'altare maggiore si trova la Eirestone, un ramo avvolto come una conocchia con filo di lana non tinta. In fondo al tempio, ci sta uno sgabello o, se all’esterno, una grossa pietra.

Il Cercatore: Venerata sacerdotessa e sacerdote della dea Luna, vorrei sottopormi alla prova del Labirinto, e cos dimostrare il mio vero valore

Sacerdotessa: Nessun eroe pu・penetrare il labirinto e restare vivo, senza il filo di Arianna. Ascolta il racconto dell'Attico Teseo e di cosa gli accadde nell'isola di Creta.

Sacerdote: Che le nostre parole possano  essere ispirate da Arianna, Dioniso e Atena. Nell'Era degli Eroi, Teseo, figlio di Etra e Egeo, veleggia da Atene alla potente Creta. Egli entra nel tempio di Crateria, la Dea Regnante. E’ accolto da Arianna, figlia della Dea della Luna, Pasifae, e del re, Minosse figlio di Efesto.

Arianna: Teseo, sei il benvenuto al Tempio della Potente Crateria, Madre di Creta. Cosa vuoi dalla Sacerdotessa della Luna, la  Triplice Dea, Dictynna, Britomarte, Pasifae?

Teseo: L'Attica saluta la Nobile Arianna del Mare, chiamata la pi・feconda  Madre dell’Orzo. Prima lasciare il regno di Minosse, vorrei cimentarmi  nella prova del Labirinto.

Arianna: per quale motivo?

Teseo: Per uccidere il Minotauro, e cos・salvare il mio popolo, le fanciulle e i giovani di Atene, dal sacrificio crudele.

Arianna: Perch・il Minotauro ・tanto temuto?

Teseo: Quale mortale non teme il Figlio di Pasifae e del Bianco Toro del Mare, figlio di Poseidone? "Una forma mista in cui due strane figure si combinano: E in cui le diverse nature dell'uomo e del toro sono unite" Vorrei affrontare e combattere con questo mostro che  vince su tutto ed uscirne Vittorioso. "

Arianna: E cos・sia. (Solleva il ramo dall’altare.) Ecco questa Conocchia, un ramo del sacro albero di ulivo. Vi ・avvolta lana di pecora, in filo ritorto. Prendine la fine. (Consegna a Teseo l’estremit・libera del filo.) Che il filo sia una traccia dietro di te nel Labirinto. Ma sappi che se tu farai cadere o rompere questa traccia di filo, sicuramente morirai.

Teseo: far・buona guardia. (Si guarda intorno) In tutto questo tempio sacro alla Madre, non vedo l’ingresso del Labirinto.

Arianna: Porta laggi・con te il filo e siediti sulla Pietra di Crateria (Teseo si siede sulla pietra.) Chiudi gli occhi, e potrai vedere l'Entrata. (viene suonata Musica dolce).

Teseo: Come posso vedere se gli occhi sono chiusi? Ah s・ la mia fioca visione si schiarisce. Vedo una possente Entrata formata da due pilastri, che sostengono un architrave in pietra ridotta grezza. Al di l・dei pilastri ・notte scura. Stringo l’elsa della mia spada perch・vedo scolpita sull'architrave la curvatura della doppia ascia di Creta - il labrys.

Arianna: tu vedi la luna crescente e calante dei Pesci. Lascia che la tua anima sorga e passi attraverso la Porta del Labirinto. Non avere paura.

Teseo: Paura? Da uomo a eroe, da eroe a semi Dio, da semi Dio a Dio, questo ・il mio grande obiettivo. La mia volont・・forte. Io entro.

Arianna: Ma non far cadere il mio filo.

Teseo: Lo stringo ancora. Esso risplende dolcemente, schiarendo il buio. Scendo un tunnel interminabile sempre pi verso il basso nelle tenebre. Potrebbe essere la cisterna di qualche cittadella. Ah! sono in una caverna. Mi ritrovo di nuovo bambino. Ho sentito le parole di condanna dell'Oracolo di Delfi. A mio padre, Egeo, ・negato un figlio. Non posso andare oltre. Non era la volont・degli dei che io dovessi nascere. La mia nascita ・maledetta.

Arianna: Fatti coraggio. Egeo era il tuo vero padre? Molti affermano che tu sei Figlio del Dio Poseidone di Atlantide.

Teseo: Sono quindi un Semi Dio? Potrebbe anche essere. Mi considero Capo di uomini, anche da ragazzo, ma io sono anche l'erede anche del Re Egeo. Ho scoperto i segni della mia regalit・ spada e scarpe, nascosti sotto la Pietra matriarcale di Etra.

Arianna: Erede di Atene, non dimenticare il tuo destino, per raggiungere il Centro del Labirinto.

Teseo: Vero. Fin da giovane ho avuto strani sogni di ricerca in dedali simili a catacombe, cos・come questo labirinto. Un artigiano non inferiore al Maestro Dedalo A di Atene ha progettato quest'opera. Confonde tutti i segni di riferimento. E mi conduce in bizzarri meandri, con un intricato svolgersi di  molti sentieri.

(La musica diventa pi・veloce e i partecipanti si uniscono nella danza labirinto).

Teseo: Questo Labirinto ・come il limpido Meandro che serpeggia nella pianura Frigia e srotola avanti e indietro i suoi vari canali, spesso con prodigiosa misurazione dei suoi argini. Ora punta in alto alla sua fonte, ora scivola in basso verso il mare, e affatica con vari affanni la sua corrente vagabonda. Soltanto Dedalo modella cos・gli  innumerevoli sentieri in avvolgimenti senza fine, tanto che lui stesso potrebbe a stento trovare la strada verso l'ingresso, per quanto sono molteplici e intricati i suoi avvolgimenti.

Arianna: Teseo, ascolta la mia voce. Nei Cicli di Tempo e Spazio, non perdere il filo.

Dedalo: Io, Dedalo, disegno lo schema della mente umana. Due serpenti intrecciano le loro spire su una stella a otto raggi. L'Ascia Bipenne ・formata. L'enigma si trova al suo interno.

Arianna: Tuttavia io, Arianna, tengo stretto lo scintillante  Filo di Vita. Teseo, perch・ti fermi?

Teseo: Sono ancora una volta un giovane uomo. La gelosa Strega Medea convince Egeo ad avvelenarmi.

Arianna: Rifiuta la coppa avvelenata e continua il viaggio.

Teseo: Nei giorni della mia grande forza potrei essere un secondo Eracle.  Uccido ladri e tiranni e soccorro le loro vittime. Porto aiuto agli afflitti e libert・agli schiavi. Il popolo entusiasta mi chiama Eroe.

Arianna: non riposare sui tuoi allori, e continua la tua ricerca.

Teseo: Chi ・che mi sbarra strada? Lei ・Elena dalla folta chioma, Gloria di Sparta. Lei si gira, e ora guardo Ippolita regina delle Amazzoni.

Arianna: Se vuoi essere rivale di Eracle, guardati dal suo destino e resta libero dalle formule delle incantatrici.

Teseo: Meglio la trama della fiera Antiope di quei terribili sogni di massacri che affliggono la vecchiaia. I miei occhi invecchiati possono anche  chiaramente scorgere una visione di Egeo che si lancia incontro alla sua morte nel mare scuro come il vino, e ho del tutto inconsapevole causato la sua fine. Vedo ancora una volta i miei cugini, i Pallantidi, che insorgono contro di me e che io ho ucciso. L'amicizia dei Lapiti mi rafforza: ma io vivo ancora una volta la mia strage dei loro nemici, i Centauri. Io incontro lo sguardo di rimprovero del saggio Chirone, un Centauro e il mio Maestro.

Arianna: Quale dolore ti sovrasta adesso?

Teseo: Ci・che porta tormento agli anni che mi restano. Che angoscia vedere il mio figlio morto, Ippolito, e la mia giovane moglie, la bionda Fedra, che si ・impiccata, e tutto a causa della mia bruciante gelosia e dell'odio amaro.

Arianna: Sei nei pressi del Minotauro - non lo senti vicino?

Teseo: Ho raggiunto il centro. Freddo orrore riempie la mia anima. Che forma maligna ・questa, rannicchiata nel buio? Met・bestia, met・uomo, tutta piena di paura e rabbia. Estraggo la mia spada. Conosco il Minotauro. Ho incontrato il suo sguardo arrabbiato, folle di battaglie furiose, gli occhi rossi, i denti scoperti, brandisce una spada. Vedo nella sua mente. Mira a versare il mio sangue e ad uccidermi.

Arianna: Teseo, arrotola il mio filo sul tuo polso sinistro per la salvezza della tua vita.

Teseo: lo faccio. L'unica luce proviene dal filo. Lunga ・la lotta, lunghi giorni, lunghi anni, lunghe vite. Vedo le nostre ombre che si mescolano sulle pareti di pietra grezza di questa nostra prigione all'interno del Labirinto.

Arianna: Chi pu・con la sua volont・opporsi al Fato? Neanche gli Dei dell'Olimpo.

Teseo: Nessun uomo pu・combattere il suo destino. La bestia pu・uccidermi, non il Minotauro ma il Destino. (rompe il filo.) Ho lasciato cadere la mia spada. Lascia cadere la sua. In verit・ Ora conosco il mio nemico. Lui ・la mia ombra. Lui ・me stesso.

Arianna: Teseo. Figlio di Poseidone, hai svelato l'Enigma. Ritorna in modo sicuro attraverso il labirinto, seguendo la luce del filo che si snoda.

Teseo: Impossibile. Ho spezzato il filo. Qui sulla Pietra di Crateria devo rimanere intrappolato per sempre negli Inferi.

Arianna: Tuttavia puoi avere delle visioni. Cosa appare davanti al tuo sguardo?

Teseo: L'arrivo della mia morte. Sono a Sciro. Come Egeo cado dall'alta scogliera.

Arianna: Cosa accade dopo ?

Teseo: Vedo un Guerriero di dimensioni non ordinarie addormentato. ノ sepolto con onore ad Atene. Al suo fianco c'・una punta di lancia di bronzo e una spada.

Arianna: Per duemila anni questo Re, che sei tu, ・rimasto addormentato. Teseo, svegliati! Lascia che l’Attica risorga!

Teseo: Appare davanti a me un’ immagine di Arianna, venuta a ridare la vita. Al suo fianco ・il suo consorte, Dioniso, Dio del Grano e del Vino. Egli prende da Arianna la sua corona splendente e la scaglia nel Cielo. Questa ascende  producendo aria, e in questo volo i gioielli si trasformano scintillando in fuoco e si fissano nel posto assegnato, tra le costellazioni, fermandosi sul suo ginocchio che trattiene il serpente.

Arianna: Con la luce della Corona celeste, puoi vedere il filo e raccoglierlo.

Teseo raccoglie il filo.

Teseo: Stringendo il filo raccolto, torno sui miei passi attraverso il Labirinto,  passo attraverso l’Ingresso della Labrys. Sono tornato a Crateria, al tempio e a te, Arianna, restituisco il tuo filo.

La musica si interrompe. Restituisce il filo.

Arianna: Teseo, poich・tu hai detto le seguenti parole: "Vieni qui, popolo tutto", dall’Attica a tutte le nazioni, chiamandole a te come Comunit・di popoli, il tuo nome vivr・per sempre. Tu hai onorato Atena Pandemos, la Democrazia, e Athena Peithia, Colei che Persuade. Cos・la Dea decreta che la tua Attica sar・per sempre un Elyseum. Sar・il paradiso per tutti coloro che amano la Libert・e le Arti Pacifiche.

Sacerdote: amici, meditiamo sul Mistero del Labirinto.

Meditazione

Sacerdotessa: Possano tutti gli esseri essere condotti ad eterna Armonia e Saggezza.

Sacerdote: Ringraziamo Arianna e Dioniso, ed Atena.

 

Fonti: "Vite Di Plutarco", edizione Dryden, introduzione di Arthur Hugh Clough, volumi 1, 2 e 3, serie Biblioteca Everyman's, JM Dent & Sons, Ltd., London, 1962, “una nuova traduzione della Metamorfosi di Ovidio in prosa inglese", tradotto da Giuseppe Davidson, London, 1748, ristampa 1754, pubblicato da J. Robinson, London, 1759." Pausania: Descrizione della Grecia ", tradotto da WHS Jones, William Heinemann, Londra e Harvard University Press, Cambridge, 1918, poi ristampato da Loeb Classical Library, 1969. "Lempriere "Dizionario Classico dei nomi propri ",  Dr. John Lempriere, Londra, 1797. " I miti greci ", Robert Graves, Penguin Books, in due volumi, Londra, 1955 .

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